28.12.07

Concorso per l'Oasi WWF di Atri

Il WWF ed il Comune di Atri (TE) lanciano un concorso di idee di architettura per la sistemazione dell’area circostante il centro visite della Riserva naturale ed Oasi WWF dei Calanchi di Atri.
In particolare, il tema del concorso sarà la progettazione di un percorso sensoriale aperto a tutti. I visitatori potranno così conoscere l’area protetta con i suoi odori, suoni e colori, immersi nel paesaggio selvaggio e impressionante delle formazioni calanchive circostanti.
Al concorso di idee potranno partecipare architetti, ingegneri e forestali (o persone con relative lauree equipollenti).
Al primo classificato il WWF corrisponderà un premio di 3.500 euro, al secondo 1.000 euro ed al terzo 500 euro. Inoltre sarà possibile assegnare al primo classificato la progettazione esecutiva dell’intervento, visto che sono già disponibili, grazie al finanziamento dell’Assessorato ai Parchi della Regione Abruzzo, altri 45.000 euro per la realizzazione delle opere proposte.
Il bando del concorso, che è stato pubblicato sul sito del Comune di Atri lo scorso 13 dicembre, prevede la scadenza per la presentazione delle proposte progettuali entro 60 giorni dalla data di pubblicazione. Una giuria formata da esperti e dai gestori del WWF della Riserva sceglierà il progetto meritevole di essere realizzato, che si prevede di inaugurare entro la fine del 2008.
I materiali del concorso possono essere scaricati dal sito:
http://www.comune.atri.te.it/index.asp?todo=settore4 .
Altre informazioni possono essere richieste presso l’ufficio della Riserva, 085.8780088 oppure via email:
calatri@inwind.it .

26.12.07

Fine anno nel Parco

Una vacanza immersi nella natura è quanto offre il WWF per la fine del 2007. Dal 29 dicembre fino al 2 gennaio 2008, si terrà il tradizionale campo di fine anno nell’Ostello “Abete bianco” di Cortino, nel cuore del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Si aspetterà l’inizio del nuovo anno immersi in un ambiente straordinario, quest’anno reso ancora più bello dalla neve.
Il programma del campo prevede escursioni negli angoli più belli del Parco, passeggiate sulla neve con le racchette, sci escursionistico e/o da fondo, osservazione dell’avifauna e dei mammiferi dell’Appennino centrale.
Durante il campo si visiteranno i centri e le strutture del Parco, a partire dall’area faunistica del cervo realizzata a poche centinaia di metri dal centro abitato di Cortino.
I partecipanti, come sempre provenienti da ogni parte d’Italia, avranno modo anche di apprezzare la cucina tipica abruzzese ed i prodotti del commercio equo e solidale che vengono regolarmente serviti nei campi del WWF.
Tutte le informazioni sulle vacanze verdi del WWF si trovano sul sito
www.wwf.it/vacanze .

23.12.07

Gestione costiera


Prendendo spunto dai recenti sequestri di stabilimenti balneari, ieri, durante una conferenza stampa svoltasi a Pescara, i vertici del WWF Abruzzo hanno chiesto un radicale cambiamento per quanto riguarda la programmazione degli interventi e la realizzazione delle attività di gestione del litorale abruzzese.
Il WWF ha denunciato come ormai oltre il 90% della linea costiera sia cementificata o pesantemente antropizzata (percentuale più alta fra tutte le regioni italiane).
Il dato è conosciuto ormai da diversi anni, ma non vi è stato alcun cambiamento nelle "modalità d’uso" di questo delicato ambiente. La pressione antropica esercitata sul litorale è letteralmente riesplosa negli ultimi anni con conseguenze drammatiche sul futuro di questi ambienti.
Quanto è accaduto a Pescara, con il sequestro degli stabilimenti balneari, è solo la punta dell'iceberg.
Per il WWF è incredibile la quasi totale mancanza di una seria riflessione sull’argomento da parte delle amministrazioni regionale e locali, della classe dirigente e degli stessi balneatori. Vi è una drammatica assenza di consapevolezza sui valori ambientali della costa, accompagnata da un atteggiamento volto alla tutela dei meri interessi economici di brevissimo periodo senza alcuna considerazione sulla gestione sostenibile ed integrata della costa.
Il WWF ha presentato una galleria fotografica che racconta il degrado che colpisce una costa che, dopo gli assalti degli anni ’70, è nuovamente oggetto di mire speculative, da Silvi a Martinsicuro, da Roseto degli Abruzzi ad Ortona. Ruspe usate in maniera indiscriminata per la “pulizia” della spiaggia, strade, parcheggi, motocross, frane causate da interventi dissennati, scarichi a mare, opere di ripascimento dannose e senza senso, occupazione totale da parte di stabilimenti balneari realizzati senza alcuna attenzione paesaggistica e per il territorio: sono questi, ormai, gli elementi che caratterizzano tutta la costa.
L’Associazione chiede un radicale cambiamento del Piano del Demanio Marittimo regionale, da cui discendono buona parte dei danni e l’adozione di linee guida basate sulla consapevolezza della necessità di una gestione sostenibile della costa.
Va approfondita la conoscenza dei valori ambientali del litorale, abbandonando la visione che permea gli amministratori: la spiaggia come mero accumulo di sabbia da modellare a piacimento e non come ambiente dinamico ricchissimo di specie di fauna e flora specializzate e, ormai, rarissime.

22.12.07

A Tortoreto, uno sviluppo insostenibile

“Questo territorio è cresciuto male” ha dichiarato recentemente a Tortoreto l’Assessore regionale Tommaso Ginoble. In realtà, da vent’anni ambientalisti e comuni cittadini protestano di fronte alle richieste di varianti al Piano Paesistico Regionale avanzate dal Comune di Tortoreto.
Nonostante le proteste, però, si è assistito ad una cementificazione della costa e della collina retrostante.
Costruttori anche di altre regioni hanno costruito palazzoni in collina ed a ridosso della ferrovia, miniappartamenti ad uso vacanze (abitati meno di due mesi l’anno), casermoni senza verde pubblico e un’adeguata viabilità di accesso.
Nelle nuove lottizzazioni, nelle aree cedute come verde pubblico permeabile si realizzano parcheggi, asfaltati e impermeabili, a discapito di zone verdi che assorbono le acque piovane e frenano gli smottamenti delle scarpate.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: paesaggio stravolto, zone agricole cementificate, aree verdi sempre più ridotte. E così le piogge del 6 e 7 ottobre 2007 hanno raggiunto in modo veloce e distruttivo le zone abitate del Lido.
Va avviata con urgenza una revisione del PRG comunale per una riduzione delle zone edificabili, va rivisto il regolamento edilizio per mettere in evidenza la raccolta delle acque bianche, la piantumazione di alberi, il divieto di realizzare scantinati nelle zone a rischio. I fossi e le “cavate” non possono essere intubati o trascurati, ma devono essere sottoposti a regolare manutenzione perché rappresentano un aspetto fondamentale per la messa in sicurezza del territorio. Un territorio che ha bisogno di uno sviluppo sostenibile, graduale, a misura d’uomo e che deve essere sottratto alla speculazione edilizia.

21.12.07

Ancora un rinvio per il Borsacchio

Ennesimo rinvio del Comitato regionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale che deve pronunciarsi sulla compatibilità del megavillaggio turistico all'interno della Riserva regionale naturale del Borsacchio nel Comune di Roseto degli Abruzzi.
Martedì 18 dicembre il Comitato ha deciso di... non decidere, rinviando il tutto alla prossima riunione. Vi terremo informati.
(Foto da Internet)

17.12.07

Domani il Comitato V.I.A. della Regione decide sul megavillaggio nella Riserva del Borsacchio

Domani il Comitato regionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale tornerà ad esaminare il piano di lottizzazione proposto dalla Bluserena SpA. Il piano prevede la realizzazione di un megavillaggio turistico in località Borsacchio nel Comune di Roseto degli Abruzzi (TE) su un’area di 85.000 metri quadrati, collocata tra la ferrovia e la battigia. Il megavillaggio interesserebbe una superficie edificata pari ad 11.000 metri quadrati, per un totale di 400 camere e 1.200 posti letto e si comporrebbe di dodici palazzine, hall-reception, ristorante, centrale tecnologica, campo sportivo, piscina sportiva, tre campi da tennis, una seconda piscina, centro diving, impianti di desalinizzazione, di depurazione delle acque ed una strada di accesso.
Il progetto si colloca nel cuore della Riserva Naturale Regionale Guidata del Borsacchio, istituita con Legge della Regione Abruzzo n. 6/2005, il cui perimetro è stato definitivamente approvato con Legge Regione Abruzzo n. 77/2007. All’interno del perimetro della Riserva Naturale sono vietati l’alterazione delle caratteristiche naturali, l’apertura di nuove strade, la costruzione di nuovi edifici, l’asportazione anche parziale ed il danneggiamento delle formazioni minerali, il danneggiamento delle specie vegetali spontanee, l’alterazione con qualsiasi mezzo dell’ambiente geofisico, la realizzazione di strutture ricettive extraurbane se non espressamente previste dal Piano di Assetto Naturalistico. Detto Piano è ancora in fase di elaborazione da parte del Tecnico incaricato dal Comune di Roseto degli Abruzzi e costituirà, una volta approvato, norma applicativa vincolante per la pianificazione urbanistica a livello comunale e sovracomunale. Nelle more dell’approvazione del Piano vigono i divieti sopra descritti quali norme transitorie di salvaguardia.
Allo stato, pertanto, la realizzazione del megavillaggio turistico proposto dalla Bluserena SpA all’interno del perimetro della Riserva Naturale Regionale del Borsacchio, è certamente in contrasto con la normativa regionale.
È intuitivo, d’altra parte, che la realizzazione del megavillaggio turistico, per dimensioni, ubicazione e caratteristiche, inciderebbe irrimediabilmente sulla morfologia dell’area protetta, sui suoi equilibri ecologici, idraulici ed idrogeologici, arrecando un irreparabile vulnus alle sue peculiarità naturalistiche e paesaggistiche e frustrando la scelta del Legislatore di proteggerla e valorizzarla.
Il piano di lottizzazione proposto, inoltre, contrasta anche con la legge regionale urbanistica poiché necessiterebbe di una variante al piano regolatore generale comunale inerente alla viabilità per realizzare un sottopasso ferroviario ed una strada di accesso dalla Strada Statale n. 16.
Ulteriori problemi sono stati evidenziati relativamente al fatto che il sito scelto per il megavillaggio è interessato da un importante fenomeno di erosione marina ed alto rischio idrogeologico.
Il Comitato Cittadino “Riserva Naturale Regionale Guidata Borsacchio” ed il WWF insistono per la definitiva dichiarazione di improcedibilità e/o incompatibilità ambientale del piano di lottizzazione proposto dalla Bluserena SpA per la realizzazione del megavillaggio turistico all’interno del perimetro della Riserva. Comitato ed Associazione auspicano che i competenti organi della Regione vogliano definitivamente mettere la parola fine a questa vicenda che si trascina da anni e che si sarebbe potuta risolvere da tempo se solo la Bluserena SpA avesse accettato di collocare il villaggio in un altro sito già urbanizzato, così come proposto dal Comune di Roseto degli Abruzzi.

14.12.07

Workshop Oasi WWF abruzzesi

PROGRAMMA
Introduce: Augusto De Sanctis, coordinatore Oasi abruzzesi del WWF Italia

RELAZIONI
Serena Ciabò: Analisi dell’interferenza ecosistemica da infrastrutture nell’Oasi WWF Riserva regionale Gole del Sagittario
Benedetta Colli: Utilizzo degli habitat di foraggiamento da parte della Chirotterifauna nell’Oasi WWF Riserva regionale Gole del Sagittario. Risvolti sulla conservazione.
Fabio Conti e Daniela Tinti: Flora dell’Oasi WWF Riserva regionale Gole del Sagittario.
Massimo Dall’Agata: I Macroeteroceri dell’Oasi WWF Riserva regionale Lago di Penne.
Adriano De Ascentiis: Dinamica temporale dell’uso del suolo nel territorio dell’Oasi WWF Riserva regionale Calanchi di Atri.
Attilio Di Giustino: Conservazione ex-situ delle risorse vegetali: esperienze condotte nel Giardino Botanico dell’Oasi WWF Riserva regionale Gole del Sagittario.
Umberto Di Loreto: Dall’ecoregione all’ecocibo. Qualità e biodiversità alimentare nell’Oasi WWF Riserva regionale Calanchi di Atri.
Diana Galassi: Fauna delle sorgenti dell’Oasi WWF Riserva regionale Gole del Sagittario.
Andrea Grassi: Primi dati faunistici ed ecologici sulla fauna a Lepidotteri macroeteroceri dell’Oasi WWF Riserva regionale Gole del Sagittario.
Osvaldo Locasciulli: Lo studio dei micromammiferi nell’Oasi WWF Riserva regionale Lago di Penne per la comprensione del territorio e la gestione dell’ambiente.
Anna Loy e Giuseppina De Castro: Censimento della lontra nel fiume Sangro e valutazione idoneità per la lontra del Torrente Verde. Oasi WWF Riserva regionale Cascate del Verde.
Maurizio Manera: Indagine esplorativa per la valutazione di bioindicatori di stress ambientale nelle acque dell’Oasi WWF Riserva regionale Sorgenti del Pescara.
Francesco Marsibilio: Modello di Sistema Informativo Territoriale per la rete delle piccole riserve regionali. Oasi WWF Riserva regionale Gole del Sagittario.
Gianpaolo Montanaro: Anfibi e rettili: livello di conservazione delle popolazioni locali e proposte di conservazione nell’Oasi WWF Riserva regionale Gole del Sagittario.
Pierpaolo Palka: Importanza di una piattaforma grafica proprietaria per la gestione dei dati territoriali in Internet. Oasi WWF Riserva regionale Cascate del Verde.
Filomena Ricci: La lepre italica nell’Oasi WWF Riserva regionale Gole del Sagittario.
Eliseo Strinella: L’inanellamento degli uccelli a scopo scientifico nell’Oasi WWF Diga di Alanno e nell’Oasi Sorgenti del Pescara.

Conclusioni: Fabrizio Bulgarini, Responsabile Programma biodiversità WWF Italia
Modera: Dante Caserta, Presidente Sezione regionale Abruzzo WWF Italia

Polveri sottili


Vi segnaliamo un interessante incontro con il Prof. Montanari che si terrà a Teramo il prossimo 17 dicembre nell'ambito del Teramo Film Festival.

8.12.07

Diventa socio WWF

Il WWF si regge sul finanziamento dei suoi soci e sostenitori. Diventare soci WWF è un modo per dare forza alle battaglie di una grande associazione a Teramo come nel mondo.
Per informazioni su come diventare socio ed attivista del WWF, scrivi a teramo@wwf.it.

Workshop "RiciclAbruzzo"

La Regione Abruzzo - Servizio Gestione Rifiuti - Osservatorio Regionale Rifiuti ha organizzato per il giorno 13 dicembre alle ore 9,30 presso l'auditorium "L.Petruzzi" del Museo delle Genti d'Abruzzo in via delle Caserme n.22 a Pescara, un workshop formativo sulle raccolte differenziate denominato "RiciclAbruzzo".
Il workshop ha l'obiettivo di affrontare in modo organico le problematiche, le possibili soluzioni, i successi, legati alle fasi di start-up ed all'organizzazione dei servizi porta a porta sul territorio, anche attraverso la condivisione di particolari esperienze già attuate, al fine di valorizzarne gli esempi positivi locali nonchè i casi di successo nazionali.
La fase di transizione dalla modalità stradale alla modalità domiciliare delicata come il porta a porta, può rappresentare un momento critico che deve essere gestito con le opportune strategie. Le esperienze positive di diversi comuni italiani permettono un'analisi ed una comprensione dei problemi e delle dinamiche in gioco.

Marcia indietro?

Alcuni giorni fa avevamo segnalato il clamoroso voto del Consiglio regionale abruzzese che aveva votato un emendamento che inseriva l'articolo 74 nella legge regionale n. 34/2007, stabilendo il divieto di collocare pannelli fotovoltaici su terreni ed edifici pubblici distanti meno di 500 metri da abitazioni private.
Grazie alla nostra segnalazione - che è stata ripresa a livello nazionale anche dal quotidiano La Repubblica - la Giunta regionale dell'Abruzzo ha approvato un disegno di legge, presentato dall'assessore all'Ambiente e al Territorio, Franco Caramanico, per l'abrogazione dell'articolo 74.
Vedremo se si giungerà effettivamente all'abrogazione di questa norma folle che ha gettato nel ridicolo l'intero Consiglio regionale.

6.12.07

Area marina protetta del Cerrano

Domani, venerdì 7 dicembre 2007, alle ore 18 presso la Dependance di Villa Filiani a Pineto (TE) Italia Nostra e WWF organizzano una tavola rotonda dal titolo "Aspettando il parco..." sul prossimo futuro dell'area marina protetta del Cerrano a 10 anni dall'avvio del suo iter istitutivo.
Sarà l'occasione per confrontarsi sui rischi e sulle prospettive di questo territorio costiero ad un passo dal traguardo.
Siete tutti invitati.

4.12.07

La conservazione ecoregionale

La strategia di conservazione su base ecoregionale, promossa dal WWF a livello internazionale, ha lo scopo di definire e perseguire la conservazione della biodiversità all’interno di contesti territoriali ampi ed omogenei dal punto di vista ecologico.
Il WWF ha coinvolto i maggiori esperti del mondo scientifico per identificare le più importanti ecoregioni da tutelare, ovvero quelle più rappresentative dei diversi habitat terrestri, marini e di acqua dolce del mondo. Il processo ha portato all’identificazione di 238 ecoregioni prioritarie chiamate “Global 200”: si tratta della prima analisi comparativa della biodiversità dell’intero Pianeta sulla base della distribuzione dei maggiori tipi di habitat.
Gli obiettivi prioritari legati alla conservazione della biodiversità sono:
1. sviluppare progetti di conservazione capaci di tutelare tutte le comunità naturali presenti nell’ecoregione;
2. tutelare i processi di natura ecologica ed evolutiva alla base della biodiversità ecoregionale;
3. mantenere vitali le popolazioni delle specie caratterizzanti l’ecoregione;
4. conservare porzioni di habitat naturali sufficientemente grandi da resistere ai disturbi su vasta scala ed a lungo termine;
5. prevenire l’introduzione di specie alloctone invasive, eradicare o controllare popolazioni di specie alloctone già introdotte.
Il raggiungimento di questi obiettivi in tutte le ecoregioni prioritarie permetterebbe la salvaguardia del 90% della biodiversità presente sul Pianeta.
Una delle 238 ecoregioni prioritarie è quella “mediterranea” all’interno della quale è compresa l’ecoregione mediterranea centrale per la quale è stata elaborata dal WWF Italia, nell’ambito di un processo di partecipazione condotto insieme ad un gran numero di partner (tra cui Ministero dell’Ambiente, APAT, Corpo Forestale dello Stato, INFS, Federparchi, ecc.), la relativa “Biodiversity Vision” che fotografa lo stato attuale della biodiversità dell’ecoregione, individuando gli obiettivi prioritari da raggiungere e le aree prioritarie su cui concentrare gli sforzi.
La “visione” della biodiversità, che prende in considerazione anche lo stato socio-economico dell’ecoregione con una sintesi delle dinamiche sociali e degli aspetti economici e politici della presenza umana, rappresenta come l’ecoregione dovrà apparire nel lungo termine. Lo scenario delineato diventa un parametro di riferimento e valutazione rispetto al quale misurare il successo delle azioni intraprese nel corso degli anni.
La struttura della “Biodiversity Vision” include così due componenti:
la definizione di aree prioritarie dove sono concentrati i valori di biodiversità caratterizzanti l’ecoregione;
la definizione di obiettivi a lungo termine.
Per l’ecoregione mediterraneo centrale sono state individuate 36 aree prioritarie e 8 obiettivi strategici.
Una delle 36 aree prioritarie è quella denominata “Appennino centrale”, una vasta area montuosa tra Abruzzo, Lazio e Molise, delimitata a nord dalla valle del Velino e a sud dal fiume Voltuno. Sono presenti il più alto massiccio montuoso degli Appennini, il Corno Grande del Gran Sasso, ed il più meridionale ghiacciaio europeo, il Ghiacciaio del Calderone.
Grazie alle particolarità ecologiche ed alla varietà di ambienti, l’area ospita un numero elevato di endemismi e di presenze relitte. Tra i grandi mammiferi, il lupo, l’orso bruno e il camoscio appenninico hanno un posto di rilievo. Moltissime le specie di uccelli, tra cui picchi, gracchi, molti passeriformi. Importantissime le presenzi di anfibi come tritoni, ululone a ventre giallo e salamandre. Notevolissime le presenze di invertebrati e specie floristiche. Da segnalare anche formazioni forestali importanti quali le abetine ad abete bianco, stazioni di betulle, tasso e agrifoglio, oltre a faggete tra le più antiche della Penisola.
Questo patrimonio di biodiversità è fortemente minacciato. Le attività di maggior disturbo antropico risultano essere il sovrappascolo, lo sviluppo della rete viaria e delle infrastrutture per la produzione di energia (principalmente impianti eolici localizzati in aree di pregio), l’inadeguata gestione forestale produttiva e numerose attività del tempo libero, prima fra tutte lo sviluppo di nuove stazioni sciistiche.
Questo strumento può costituire un supporto importante per le scelte che le aree naturali protette, a cominciare dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dovranno compiere in ordine alla conservazione ed al miglioramento del proprio patrimonio naturale. Consente, infatti, di elaborare piani strategici condivisi che identificano le azioni a breve, medio e lungo termine per la conservazione dell’ecoregione, i ruoli dei vari attori e le risorse necessarie alla sua attuazione, accompagnati da specifici piani di azione, dal continuo monitoraggio dei risultati conseguiti durante l’applicazione e da puntuali “azioni urgenti” finalizzate alla difesa di specie o habitat minacciati.
Tutte le informazioni sulla conservazione ecoregionale dell’Appennino centrale si trovano sul sito
www.wwf.it/mediterraneo.

3.12.07

Acqua pubblica

Sabato 1 dicembre si è svolta a Roma la manifestazione contro la privatizzazione della risorsa acqua.
Il WWF di Teramo era presente con una delegazione che ha partecipato insieme a quelle provenienti da altre parti d'Italia.