19.11.15

Tutela del Fratino sulla costa teramana: andiamo avanti tra vandalismi ed errori

  


Nelle scorse settimane, la “Spiaggia del Fratino e del Giglio di Mare”, il tratto di spiaggia libera tra lo stabilimento Copacabana e lo stabilimento Marechiaro dove sono tutelate queste due specie simbolo della nostra costa, è stata oggetto di un atto vandalico: ignoti hanno danneggiato la delimitazione che era stata creata per segnalarla, rubando la corda e abbattendo alcuni dei paletti che la sorreggevano.
“Come WWF abbiamo immediatamente avvertito il Comune e tutti gli enti competenti, suggerendo anche di presentare una denuncia contro ignoti”, dichiara Fabiola Carusi, responsabile del progetto Salvafratino per il WWF Abruzzo. “Non è la prima volta che accade: già una volta il WWF aveva riposizionato i paletti che erano stati fatti cadere. Si tratta di un atto ingiustificabile: a parte il danno economico apportato, si è colpita una iniziativa, nata dalla collaborazione tra Comune, WWF e Area Marina Protetta “Torre di Cerrano” nell’ambito del progetto “Salvafratino 2015”, che valorizza l’offerta turistica di Alba Adriatica e che è stata la prima del genere in Abruzzo. Attraverso la tutela di specie caratteristiche come il Fratino e il Giglio di mare, peraltro protette da norme regionali, italiane e internazionali, è possibile aumentare le presenze turistiche, richiamando i tanti appassionati: il WWF ha organizzato anche diverse iniziative e visite con scuole e gruppi per far conoscere questa importante esperienza”.
Il WWF Teramo auspica che si riposizioni al più presto la delimitazione e che siano attuate adeguate soluzioni affinché tali atti vandalici non si ripetano.
Negli stessi giorni il WWF ha anche inviato una nota al Comune di Tortoreto evidenziando la necessità, per la prossima stagione balneare, di posizionare la “bau beach” (spiaggia in cui è consentito l’ingresso anche ai cani) in un’area diversa da quella scelta nell’estate del 2015 che è stata più volte indicata quale area di nidificazione del Fratino.
“Già lo scorso anno”, continua Fabiola Carusi, “avevamo segnalato questo problema, ma l’Amministrazione non ha inteso modificare la sua scelta. Ovviamente siamo molto favorevoli al fatto che vi siano spiagge dove è permesso l’ingresso ai cani: è evidente però che non possono essere individuate le aree dove è accertata la nidificazione di una specie protetta come il Fratino. I cani sono tra le cause di distruzione delle uova nei nidi che i Fratini realizzano da aprile di ogni anno direttamente sull’arenile. Con un po’ di accortezza e buon senso si possono tutelare sia i cani che i Fratini. Come WWF abbiamo offerto piena collaborazione al Comune di Tortoreto anche per organizzare giornate di educazione ambientale con le Scuole, finalizzate alla pulizia manuale della spiaggia e alla riscoperta dell’importanza degli ambienti dunali”.