21.10.12

Attentato alle guardie WWF

Una notizia che ci ha molto colpito, anche se i fatti si sono verificati lontano dalla nostra provincia.
A Lumezzane, in provincia di Brescia, una delle zone d’Italia dove la caccia è maggiormente diffusa, ignoti hanno tranciato i tubi dell’impianto frenante dell’autovettura di servizio di alcuni volontari del WWF impegnati nella vigilanza venatoria.
Le guardie WWF erano in servizio antibracconaggio ed avevano appena sorpreso un cacciatore capannista che esponeva richiami di fringuello e peppola (specie protette) ed aveva abbattuto 7 fringuelli, utilizzando anche un richiamo elettroacustico.
Al ritorno alla vettura le guardie risalivano in macchina e si dirigevano a valle lungo il ripido tracciato, alla prima curva la guardia che dirigeva la vettura si accorgeva che il freno non rispondeva ai comandi e solo grazie alla prontezza di riflessi azionava il freno a mano.
La macchina effettuava un testacoda fermandosi sul limite di un precipizio. Dalle successive verifiche risultava che l'impianto frenante era stato manomesso.
“L’episodio è di una gravità inaudita. Chi ha manomesso i freni voleva chiaramente uccidere le guardie. La strada è ripidissima e se non fosse stato per l'abilità del conducente l’auto sarebbe precipitata con conseguenze che si possono immaginare”, sostiene Antonio Delle Monache coordinatore delle guardie WWF della Lombardia.
Nel mese di ottobre le guardie WWF hanno denunciato 13 cacciatori per aver abbattuto animali protetti o per aver utilizzato richiami elettromagnetici. Oltre 100 gli animali protetti sequestrati. Tutti gli interventi sono stati coordinati con le forze dell'ordine (polizia provinciale, Corpo Forestale dello Stato, carabinieri e polizia di stato).
“Esistono zone franche in provincia di Brescia dove i bracconieri fanno quello che vogliono”, continua Delle Monache, “ma non ci lasceremo intimorire. Continueremo nella nostra opera, sempre condotta con la massima responsabilità e correttezza. Vorremmo che questo grave episodio faccia riflettere le Associazioni venatorie: prendano le distanze dal bracconaggio e si termini con accuse strumentali alla vigilanza volontaria ed agli organi istituzionali impegnati per il ripristino della legalità”.
Agli amici del WWF della Lombardia va tutta la nostra solidarietà ed il ringraziamento per quanto fanno per salvaguardare l’ambiente.