1.6.12

Un sistema che fa acqua

Le recenti dimissioni del Presidente della Ruzzo Reti SpA hanno evidenziato ancora una volta quanto i partiti siano lontani dalle esigenze dei cittadini.
Le dimissioni, le discussioni nate immediatamente dopo e la scelta del nuovo presidente mostrano come tutto si riduca semplicemente ad una mera occupazione di poltrone. Tra i partiti si litiga per un posto nel consiglio di amministrazione e poi all’interno degli stessi partiti si litiga tra le varie correnti!
Nel frattempo in Provincia di Teramo non si dà seguito a quanto espresso dai cittadini con oltre il 95% dei voti, confermando la volontà della maggioranza degli italiani che il 12 e 13 giugno 2011 hanno detto no alla privatizzazione dell’acqua e hanno chiesto la cancellazione dalla tariffa del servizio idrico della cosiddetta “remunerazione del capitale investito”, un privilegio introdotto nel passato al fine di creare un profitto sulla gestione dell’acqua ed aprire così la strada alla privatizzazione di questo bene. L’eliminazione di questa quota della bolletta (stabilita in almeno il 7%) comporterebbe una diminuzione immediata delle bollette dell’acqua. Ad oggi non si è data attuazione alla volontà popolare, anzi la remunerazione del capitale investito è stata prevista anche nella pianificazione tariffaria fino al 2030!
Né tanto meno si è avviata una riflessione sulla possibilità di trasformare la Ruzzo Reti da Società per Azioni, il cui fine è fare comunque profitti sull’acqua, in Azienda Speciale come invece è stato già fatto dall’Assemblea dei Sindaci del pescarese.
Il Comitato “Acqua Bene Comune”, prosecuzione del Comitato promotore del referendum “2 sì per l’acqua bene comune” torna a chiedere il rispetto del voto referendario nell’ambito della campagna nazionale di obbedienza civile “Il mio voto va rispettato”.
Lo scorso 17 marzo il Comitato ha avanzato una richiesta ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Teramo, al Presidente della Provincia di Teramo (in qualità di coordinatore dell’Assemblea dei Sindaci per il Servizio Idrico Integrato), all’Ente d’Ambito Territoriale Ottimale Teramano ed alla Ruzzo Reti SpA per un incontro: una richiesta che è rimasta senza alcuna risposta!
Oggi il Comitato “Acqua Bene Comune” ribadisce questa richiesta ed è più che mai deciso a far rispettare il risultato del referendum di cui è il custode.
Anche per questo il Comitato sarà a Roma il prossimo 2 giugno per la grande manifestazione nazionale “La Repubblica siamo noi!”, lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua in difesa dei referendum per l’acqua, i beni comuni e la democrazia.