29.10.11

Caos caccia in regione Abruzzo!

La Regione Abruzzo deve immediatamente eseguire l'ordinanza del TAR Abruzzo che ha sospeso il cuore del calendario venatorio (orari di caccia, periodi di caccia e modalità di caccia). Per questo WWF, Animalisti Italiani e Lega per l'Abolizione della Caccia hanno inviato ieri una diffida al Presidente Chiodi, all'Assessore Febbo, al Direttore della Direzione Agricoltura De Collibus e al responsabile dell'Ufficio Caccia Recchia. Infatti, secondo le associazioni, la posizione espressa ieri da Febbo e dall'assessorato all'agricoltura non sono in linea con l'ordinanza del TAR.
Le associazioni ricordano che il TAR ha censurato i punti più importanti del calendario venatorio approvato dalla Giunta Regionale che ora non esistono più e devono essere sostituiti immediatamente con un atto della stessa Giunta. Per capire la portata del provvedimento del TAR basti pensare che per ben 27 specie, quasi tutte quelle cacciabili, la Regione Abruzzo aveva aperto la caccia con periodi difformi dall'indicazioni dell'Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca dell'Ambiente (ISPRA) senza dare – secondo l'ordinanza del TAR - adeguata motivazione scientifica a tali importanti scostamenti.

Pertanto ora la Regione Abruzzo dovrà per tutte queste specie chiudere la caccia anticipatamente rispetto a quanto previsto dal Calendario adeguandosi anche alle indicazioni dell'ISPRA sulle modalità di caccia.

Dichiara Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF: “La Regione sta causando un caos senza precedenti sulla caccia. Questa è la quarta sconfitta di Febbo, della Giunta Regionale e della maggioranza sulla caccia in poco più di due anni. La Regione ha perso finora 3 volte al T.A.R. e lo scorso anno lo stesso Governo Berlusconi ha dovuto impugnare davanti alla Corte Costituzionale il calendario venatorio approvato direttamente dal Consiglio Regionale. Tutto ciò avrebbe consigliato maggiore cautela a chi deve tutelare in primis gli interessi generali promuovendo la conservazione della fauna selvatica che è patrimonio indisponibile dello Stato. Invece ques'anno è andata in scena una vicenda ancora più surreale a discapito delle azioni di tutela e conservazione anche di specie importanti quale l'Orso marsicano. Basti pensare che il Calendario venatorio è stato cambiato tre volte in poco più di due mesi sotto le nostre diffide ed osservazioni, con tentativi di aggirare le stesse indicazioni date dall'ISPRA sul disturbo della caccia sull'Orso bruno. Su questo aspetto siamo arrivati al punto che il comitato Valutazione Impatto Ambientale della Regione ha prescritto alla Direzione Agricoltura di adeguarsi ad un parere dell'ISPRA che chiariva che tutte le modalità di caccia con cani provocano disturbo all'Orso marsicano. Cosa ha fatto la Direzione Agricoltura? Lo ha applicato con forte ritardo e comunque rendendo possibile la caccia alla Lepre con 4 cani per cacciatore nelle aree di massima importanza per l'Orso: si tratta della specie simbolo della regione per la quale il Parco d'Abruzzo per evitare il disturbo aveva chiuso alcuni sentieri agli escursionisti che al massimo hanno un binocolo e non un fucile a tracolla! Comunque, nonostante queste continue giravolte, il TAR ha censurato lo stesso e pesantemente il calendario venatorio. Evidentemente tutte queste lezioni non bastano perché le dichiarazioni dell'Assessore Febbo rilasciate a seguito dell'ordinanza del TAR e la sibillina e stringata nota divulgata dalla direzione Agricoltura ci hanno lasciato senza parole soprattutto per quanto riguarda gli orari di caccia. Per questo ora li abbiamo diffidati nuovamente e li abbiamo avvisati che siamo determinati a perseguire ogni strada perché siano pienamente rispettate le direttive comunitarie, le norme nazionali, le sentenze e le ordinanze, anche per eventuali danni che potrebbero verificarsi alla fauna selvatica, che è patrimonio indisponibile dello Stato”.

Secondo le Associazioni all'assessorato regionale alla caccia evidentemente è completamente sfuggito che il TAR L'Aquila con una sentenza passata in giudicato già nel 2010 aveva censurato la regione Abruzzo sulle modalità di formulazione degli orari giornalieri di caccia. Ora il T.A.R. Abruzzo ha dovuto reiterare la stessa censura. Pertanto il Calendario Venatorio è ora sprovvisto dell'indicazione degli orari di caccia. L'Assessorato pare aver dimenticato che è la stessa Legge Regionale 10/2004 sulla caccia che obbliga ad indicare chiaramente nel calendario gli orari di caccia giornalieri. In assenza di una riformulazione del punto bocciato, non si può andare a caccia. Il richiamo fatto dalla Regione alle indicazioni contenute nella legge nazionale sulla caccia è privo di senso perché lì vi sono indicazioni generiche senza orari precisi in quanto gli orari di alba e tramonto variano di decine di minuti tra i quattro angoli del territorio nazionale.

Inoltre il TAR non solo ha censurato gli orari e i periodi di caccia, ma anche le modalità di caccia stabilite dalla regione in difformità con l'ISPRA.

Le Associazioni intervengono anche sulla questione della creazione dell'Osservatorio Faunistico Regionale in cui l'assessore Febbo ripone grandi speranze. Se l'Assessore è così convinto della necessità di un approccio scientifico ai problemi faunistici, compresi quelli venatori, come mai non ha applicato le indicazioni dell'ISPRA, massimo organo scientifico dello Stato in materia? Il Regolamento predisposto dalla Direzione Agricoltura sul funzionamento dell'Osservatorio faunistico, ora in discussione al Consiglio Regionale, rende evidente che tale struttura nasce strumentalmente per cercare di “autocertificare” la bontà dell'operato della Giunta senza avere controlli esterni. Un osservatorio faunistico, prima di pensare alla caccia, in teoria dovrebbe supportare le politiche di una regione che ha centinaia di specie di alto valore conservazionistico, gran parte delle quali non cacciabili, e che ospita 3 parchi nazionali, 1 parco regionale e decine di riserve regionali. Dovrebbe indicare alla Regione i dati faunistici utili alla redazione dei piani più svariati, da quello dei trasporti a quello paesaggistico, passando anche agli aspetti di sanità animale (basti pensare al caso dell'aviaria). Sarà un caso, ma sull'operatività dell'Osservatorio Regionale dovrebbe decidere tutto la Direzione Agricoltura e non avranno alcun peso gli enti parco e le aree protette (che pure raccolgono la gran parte dei dati faunistici della Regione!), la direzione parchi e la direzione sanità della stessa Regione, le principali associazioni che studiano i vertebrati da decenni. Insomma, è palese la volontà di far nascere un osservatorio piegato agli interessi dei cacciatori. Sarà l'ennesima occasione persa per una Regione che non vuole fare i conti rispetto ai propri doveri per la tutela della Biodiversità?

Un patto per il territorio prima che sia troppo tardi

Non è ancora passato un anno dagli eventi alluvionali che hanno interessato la nostra provincia e la cronaca dei giorni scorsi ci mostra un’Italia funestata da frane, alluvioni, disastri vari, provocati dall’incuria e dall’incoscienza dell’uomo, oltre che dai cambiamenti globali delle condizioni climatiche.
Esattamente una settimana fa, sabato 22 ottobre, in una puntata di Ambiente Italia, su Rai Tre, venivano evidenziati i problemi idrogeologici della Liguria sottolineando come interventi dissennati avessero creato condizioni tali da mettere a rischio l’intero territorio. Puntualmente, dopo pochi giorni, le prime piogge autunnali hanno riproposto un copione già visto, con danni a cose e persone.
Anche nella nostra provincia la lezione di meno di un anno fa sembra non aver dato frutti. Si continua a costruire in aree a rischio di esondazione, a programmare piani urbanistici con espansioni incontrollate su aree sensibili, ad ubicare impianti ed infrastrutture a ridosso di fiumi, calanchi, zone in frana, attuando una politica di deroghe e sviamento dalle norme generali in nome di un fantomatico sviluppo che non tiene conto delle realtà del territorio.
Regione, Provincia e Comuni, pur dotati di strumenti normativi e di pianificazione tesi a tutelare il territorio, spesso permettono interventi in contrasto con le norme e, soprattutto, con il buon senso.
È di qualche mese fa la denuncia del WWF sul tentativo, da parte del Comune di Roseto degli Abruzzi, di ubicare una struttura di produzione di energia a ridosso del fiume Vomano, in un’area a rischio esondazioni: un’area dove il piano territoriale provinciale prevede, al contrario, di eliminare gli insediamenti esistenti perché in contrasto con le esigenze di tutela del fiume e con le norme di sicurezza idraulica, come già evidenziato, sempre dal WWF, in sede di verifica di assoggettabilità del progetto strategico per la riqualificazione idraulico ambientale del fiume.
Ma il caso Roseto è solo uno dei tanti che caratterizza la nostra provincia: il lungo elenco di interventi scriteriati, evidenziati e contestati nel tempo dal WWF Teramo, spaziano dal danneggiamento di costosissime opere pubbliche realizzate dentro alvei fluviali come il Lotto Zero a Teramo alla ricostruzione di piste ciclopedonali distrutte a causa di piene, dalla fondovalle Salinello oggetto di lavori che hanno eliminato intere colline per ubicare una inutile zona industriale a colline dove si ipotizzano interventi edificatori indiscriminati come l’autodromo che si vorrebbe realizzare a Montorio al Vomano in una zona agricola di pregio e dal delicato equilibrio idrogeologico. E ancora gli interventi sui fiumi privati della vegetazione spondale e costretti in argini destinati ad essere distrutti alle prime piene fino a nuovi collegamenti stradali tra le nostre montagne.
Se le prime piogge autunnali hanno già portato a danni ingenti, non vorremmo che anche nel nostro territorio, a breve, si dovesse procedere ancora alla conta dei danni, causati non dalla natura, ma dalla miopia e dall’incapacità di amministratori che, a prescindere dalle appartenenze politiche, non sono in grado di salvaguardare il territorio e l’incolumità dei cittadini.
Per questo il WWF lancia un accorato appello affinché si giunga ad un vero e proprio patto per il territorio: tutte le amministrazioni competenti devono intervenire subito per porre fine all’utilizzo indiscriminato del territorio, bloccando le tante sconsiderate espansioni costruttive previste dai vari piani regolatori o peggio da project financing che agiscono in totale difformità a quanto pianificato. È necessario applicare le norme e gli indirizzi sugli interventi in ambito fluviale e dissesto idrogeologico, evitando che, per presunte esigenze di sviluppo, si costruisca ovunque, salvo poi invocare stati di calamità una volta che, a causa di scelte sbagliate, eventi naturali si siano trasformati in vere e proprie catastrofi dall’esito ampiamente prevedibile.

27.10.11

Vittoria della natura contro la caccia!

Il TAR di L’Aquila ha sospeso una buona parte del calendario venatorio della Regione Abruzzo, accogliendo il ricorso presentato da WWF, Animalisti Italiani e Lega Abolizione della Caccia.
Dichiara l’Avv.Michele Pezone, che ha curato il ricorso per le associazioni: “Nel nostro ricorso abbiamo sollevato numerose questioni circa la legittimità del comportamento della Giunta Regionale che, nel formulare il calendario venatorio 2011-2012, aveva largamente disatteso il parere dell'Istituto Superiore per la Ricerca e Protezione dell'Ambiente (ISPRA), massimo organismo scientifico dello Stato. In particolare la Giunta Regionale ha completamente stravolto i periodi di caccia per le singole specie che erano stati suggeriti dall’ISPRA, allungando il periodo di caccia per ben 27 di queste. Il TAR ha ritenuto che la Giunta Regionale non ha motivato adeguatamente tutti questi abnormi scostamenti dai periodi indicati dall’ISPRA. Inoltre il TAR ha censurato la Regione anche sugli orari di caccia”.
La decisione del TAR non è la prima sconfitta che cacciatori e loro rappresentanti in Regione hanno ottenuto negli ultimi mesi.
Dichiara Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF: “È l’ennesima sconfitta della Regione Abruzzo in materia venatoria. L’ordinanza del TAR colpisce il cuore stesso del Calendario Venatorio, i periodi di apertura della caccia. La deriva filovenatoria della Direzione Agricoltura e del relativo ufficio caccia e l’estremismo dell’Assessore Febbo stanno causando un vero e proprio caos nel settore della caccia a discapito della conservazione delle specie. Ad agosto abbiamo prima visto abortire, grazie alla nostra determinazione e all’opposizione di alcuni consiglieri regionali di minoranza, il tentativo da parte della maggioranza di varare il calendario venatorio per legge regionale. Da agosto in poi, la Giunta ha varato ben tre diverse versioni del calendario, cosa che non l’ha messa al riparo dalle censure del TAR. Ora la Giunta Regionale deve gettare la spugna ed arrendersi all’evidenza, adeguando immediatamente i periodi di caccia per tutte le specie alle indicazioni dell’ISPRA”.

25.10.11

Biodiversamente a Teramo


Il video della giornata Biodiversamente organizzata dal WWF a Teramo.

23.10.11

Il Torrente Vezzola invaso dalle alghe

Il Torrente Vezzola è interessato da mesi da una iperproduzione algale nel tratto che attraversa la città di Teramo.

Abbiamo chiesto al biologo Roberto Rotella di spiegarci i motivi di tale situazione anomala.

22.10.11

Biodiversamente a Teramo

Sono quasi 300 gli appuntamenti organizzati in questo finesettimana in tutta Italia per “Biodiversamente: il Festival dell’Ecoscienza”, la non-stop di iniziative tra scienza e natura ideata dal WWF e dall’Associazione Nazionale Musei Scientifici: musei scientifici, orti botanici, acquari, parchi naturali e Oasi del WWF saranno aperte gratuitamente con moltissime iniziative.
L’evento vuole promuovere il valore della biodiversità e sostenere la ricerca scientifica made in Italy, ormai “a rischio estinzione” per la cronica mancanza di finanziamenti.
Per questo il WWF ha lanciato un bando per due borse di studio sulla biodiversità italiana, e una grande raccolta fondi a cui tutti possono contribuire, fino al 10 novembre, diventando simbolicamente “Ricercatori per un giorno” su http://www.wwf.it/. Mentre alle istituzioni ha lanciato un appello affinché il sostegno alla ricerca scientifica sulla biodiversità diventi una priorità concreta ed un’opportunità per il futuro del nostro Paese.
Il programma nazionale è ricchissimo e si può trovare sul sito http://www.wwf.it/, con schede dettagliate di storie, curiosità e collezioni delle principali realtà coinvolte, divise per regione.
Anche il WWF Teramo ha aderito all’iniziativa “Biodiversamente” e, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, ha organizzato visite guidate negli angoli naturali della città:
- la mattina di sabato 22 ottobre è dedicata alle scuole con visite alla Villa Comunale;
- il pomeriggio di sabato 22 ottobre dalle ore 15 è prevista l’iniziativa “Sentire la biodiversità”: esperienza sensoriale con i 4 elementi naturali - aria, fuoco, acqua e terra - lungo il Torrente Vezzola a Teramo;
- domenica 23 ottobre dalle ore 10 ci sarà una visita naturalistica guidata aperta a tutti della Villa Comunale e del Parco fluviale del Vezzola “Alla scoperta della biodiversità della Città di Teramo”.
“Per il secondo anno consecutivo”, dichiara Pino Furia, Presidente del WWF Teramo, “abbiamo organizzato Biodiversamente nella Villa Comunale di Teramo, l’antico Orto botanico della Città realizzato tra il 1869 e il 1875 grazie all’ideazione ed al lavoro del botanico Ignazio Rozzi. Proprio per questa sua origine, all’interno si trovano specie di piante provenienti dai luoghi più lontani: al fianco dei più comuni pini, olmi, cipressi, tigli e querce è possibile trovare esemplari di magnolie, sequoie e cedri. Con oltre 50 specie di piante presenti, la Villa Comunale di Teramo meriterebbe una particolare attenzione ed una attenta valorizzazione. Purtroppo gli interminabili lavori dell’Ipogeo ed il proliferare di piante rinselvatichite come la robinia e l’ailanto che, insieme all’edera, stanno “soffocando” le altre piante presenti, hanno peggiorato molto l’aspetto della nostra Villa. Come abbiamo chiesto più volte, sarebbe necessaria una particolare cura per la gestione del verde pubblico. Stesso discorso vale per il Parco fluviale del Vezzola che in alcuni tratti sembra proprio in abbandono e che viene puntualmente privato della vegetazione spondale e rettificato senza alcun criterio, per non parlare della recente asfaltatura di un tratto della pista ciclopedonale che costeggia il torrente Vezzola. A tali interventi, si aggiunge poi la scarsa presenza di acqua dovuta alle pesanti captazioni a monte: veramente un triste destino per l’unico parco fluviale della città (quello del Tordino è reso poco fruibile da anni a causa del cantiere del Lotto Zero)”.
Il WWF auspica che l’Amministrazione Comunale voglia puntare sulla valorizzazione di questi angoli di biodiversità presenti in città. L’annunciata prossima chiusura del cantiere dell’Ipogeo potrebbe essere l’occasione per far tornare la Villa ai suoi antichi splendori, mentre sul parco del Vezzola sarà necessario che l’annunciato piano di affidamento ai privati non si trasformi in una occupazione di spazi pubblici a vantaggio di pochi.

20.10.11

Biodiversamente in Abruzzo

Il 22-23 ottobre appuntamento anche in Abruzzo con “Biodiversamente: il Festival dell’Ecoscienza”, la non-stop di iniziative tra scienza e natura ideata dal WWF e dall’Associazione Nazionale Musei Scientifici, che aprirà gratuitamente musei scientifici, science center, orti botanici, acquari, parchi naturali e Oasi WWF in tutta Italia.
L’evento vuole per promuovere il valore della biodiversità e sostenere la ricerca scientifica “made in Italy”, ormai “a rischio estinzione” per la cronica mancanza di finanziamenti.
Il WWF inoltre ha lanciato un bando per due borse di studio sulle specie italiane e una grande raccolta fondi a cui tutti possono contribuire, già da ora e fino al 10 novembre, diventando simbolicamente “Ricercatori per un giorno” su www.wwf.it.
Sul sito del WWF anche le storie degli “esploratori” della biodiversità italiani che ogni anno, in giro per il mondo o nei laboratori di musei e università, cercano di capire i meccanismi che regolano la vita e le strategie per tutelarla. E su facebook la speciale applicazione “Scienziati si diventa” per sostituire l’immagine del profilo con l’avatar di 10 grandi “ricercatori” sulla biodiversità della storia, da Darwin a Rachel Carson, scoprendone vita, opere e frasi celebri.

I PROGRAMMI DI BIODIVERSAMENTE IN ABRUZZO:

ANVERSA DEGLI ABRUZZI (AQ)
Domenica 23 Ottobre Presso l’Oasi WWF Gole del Sagittario :
ore 10.00 “La Riserva in mostra: la flora, la fauna e i paesaggi dell’area protetta”, con esposizione di pannelli esplicativi per tutta la giornata;
ore 10.30 “Laboratorio di riciclo e cucito ecologico” realizzato dagli operatori della Cooperativa Sociale Daphne e dai ragazzi della Comunità Terapeutica "Il Castello";
ore 10.30 “Le piante spontanee della vita di ogni giorno: esempi pratici dei loro possibili utilizzi” seminario al Centro Visite e Museo dell’Oasi con breve visita del Giardino Botanico a cura di Luisa Giannangeli;
ore 15.30 “Il Volontariato Europeo nell’Oasi WWF e Riserva Regionale Gole del Sagittario”: i volontari europei Adrian, Magdalena, Nikolai, Andrea arrivati da Spagna e Bulgaria salutano e presentano il lavoro svolto ad Anversa.
Giochi ed Aperitivo Cenato Biodiverso con piatti tipici di altri Paesi
Per maggiori informazioni: 0864.49587 e golesagittario@interfree.it

ATRI (TE)
Domenica 23 ottobre presso l'Oasi WWF Calanchi d’Atri:
ore 10.00 appuntamento presso il centro visite in località Colle della Giustizia:
“Impariamo a riconoscere le piante e le orme dei piccoli abitanti della riserva”- breve lezione con proiezione di slides;
“Tutti sul campo alla ricerca delle tracce”- escursione nell’Oasi.
“Lavoriamo il gesso” - produzione sul campo di piccoli calchi in gesso delle tracce rinvenute. “Posizioniamo le foto trappole”- passeggiata alla ricerca di siti idonei all'installazione di foto trappole.
Per maggiori informazioni: 085.870088 e info@riservadeicalanchidiatri.it

CHIETI
Sabato 22 e domenica 23 ottobre presso il Museo Universitario, in Piazza Trento e Trieste, visite guidate gratuite e proiezione dei film “Oltre il blu”, un viaggio nelle aree marine protette italiane e “Profondo Blu: benvenuti in un altro mondo”.
Sabato 22 ottobre
“Le poissons fossils du Crétacé supérieur marin des Pouilles”: conferenza del prof. Luis Taverne
Inaugurazione della collezione naturalistica del Liceo Classico “G.B. Vico” e della collezione ittiologica di Umberto Agostini/Associazione Acquariofili Abruzzese;
ore 17.30 visita guidata della collezione ittiologica a cura di Luciano Di Tizio (WWF)
Domenica 23 ottobre
ore 11.00 e ore 17.30 visite guidate della collezione ittiologica a cura di Luciano Di Tizio (WWF)
Per maggiori informazioni: 320.2788489

PESCARA
Sabato 22 Ottobre
ore 9.30 visita alla pineta Dannunziana con il prof. Pirone della Facoltà di scienze ambientali dell’Università de L'Aquila, con la partecipazione dei ragazzi della scuola media Fermi-Foscolo.
Per maggiori informazioni: 333.8391147

PESCASSEROLI (AQ)
Sabato 22 ottobre ingresso gratuito al Centro Visita di Pescasseroli con visite guidate sul tema della biodiversità. Incontro dedicato agli studenti delle scuole di Pescasseroli.


POPOLI (PE)
Domenica 23 Ottobre presso l’Oasi WWF Sorgenti del Pescara:
ore 11.00 “Alla scoperta dell’avifauna nella Riserva”- visita guidata e attività di birdwatching -si consiglia di portare un binocolo e indossare indumenti poco colorati;
ore 15.00 “Il popolo migratore” - proiezione del film-documentario di Jacques Perrin presso il Punto Informativo della Riserva;
ore16.30 “Alla ricerca delle Bacche” - laboratorio per bambini.
Per maggiori informazioni: 340.3701978 e wwfpopoli@libero.it


SERRANELLA (CH)
Sabato 22 ottobre presso l’Oasi WWF “Lago di Serranella”:
ore 15.00 “Caccia alla traccia” a cura del responsabile dell’Oasi Andrea R. Natale;
ore 16.00 “Birdwatching e Fotografia naturalistica al crepuscolo” a cura Federico Artizzu della SOA.

Per maggiori informazioni: 339.1040613 e serranella@wwf.it


TERAMO
Sabato 22 ottobre
ore 9.30 e ore 11.00 visita guidata alla Villa Comunale riservata alle scuole elementari della città; ore 15.00 “Sentire la biodiversità” - esperienza sensoriale con i 4 elementi naturali: aria, fuoco, acqua e terra lungo il Torrente Vezzola a Teramo.
Domenica 23 ottobre
ore 10.00 “Alla ricerca della Biodiversità nella Città di Teramo” - visita guidata alla Villa Comunale e al Parco Fluviale del Vezzola.
Per maggiori informazioni: 0861.411147 e teramo@wwf.it


TORINO DI SANGRO (CH)
Domenica 23 Ottobre presso il Centro Visite della Riserva Regionale Lecceta di Torino di Sangro, in contrada Saletti SP119 Km1:
ore 10.00 “La Lecceta incontra l'Europa”, all’interno del corso di formazione “Promozione delle aree verdi per lo sviluppo giovanile in ambito sociale ed economico”, Programma Comunitario “Youth In Action” (Action 4.3);
ore 11.00 e ore 16.00 Visite guidate alla Lecceta - Laboratori e proiezione di lavori multimediali all’interno della Lecceta. Proiezione di video ed esposizione della mostra fotografica “Biodiversità nel Parco della Costa Teatina”. Degustazione di tisane e prodotti tipici.
Per maggiori informazioni: 333.7971892 e 333.9438808 e zonafrentana@wwf.it

18.10.11

Teramo, la città delle macchine 1






Sabato 15 ottobre 2011. Macchine, macchine ed ancora macchine...

15.10.11

Biodiversamente 2011: il WWF aiuta la ricerca!

Prende il via la prima iniziativa italiana per sostenere la ricerca scientifica sulla biodiversità con il supporto del grande pubblico: per la seconda edizione di “Biodiversamente”, Festival dell’Ecoscienza organizzato dal WWF con l’Associazione Nazionale Musei Scientifici che si terrà in tutta Italia sabato 22 e domenica 23 ottobre, il WWF lancia il bando per due progetti di ricerca dedicati alle specie italiane più preziose ed ai servizi naturali che garantiscono.
La ricerca ambientale “made in Italy” vanta successi di calibro internazionale. Sono decine i ricercatori italiani che esplorando le fronde delle foreste pluviali, l’oscurità delle grotte, il DNA degli insetti nei laboratori e le abitudini di specie appena scoperte, ci aiutano a capire i meccanismi che regolano la vita (anche dell’uomo) e le strategie da adottare per tutelarla. Ma la drammatica scarsità di finanziamenti rende la ricerca sempre più “a rischio estinzione”, soprattutto in un campo sottovalutato come quello ambientale (le ricerche di base sulla biodiversità dei Musei ANMS, che impiegano circa 300 ricercatori, ricevono finanziamenti pubblici per meno di 200.000 euro l’anno.
Eppure la biodiversità è l’assicurazione sulla vita del nostro pianeta: è il “serbatoio” da cui attinge l’evoluzione per adattare le forme viventi ai mutamenti della Terra, e fornisce cibo, medicine, aria pulita, servizi naturali che sono alla base del nostro benessere e della nostra economia. L’unico modo per conservarla è conoscerla e studiare strategie per proteggerla, definendo nuovi modelli di sviluppo sostenibile.
“I bandi lanciati dal WWF vogliono dare un segnale di attenzione per il mondo della ricerca in un periodo particolarmente difficile”, dichiara Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF. “Il WWF fin dalla sua nascita finanzia ricerche e progetti di conservazione in tutto il mondo. In Italia, nelle nostre Oasi, sono centinaia i progetti di ricerca portati avanti. E vista la ricchezza di biodiversità della nostra regione, speriamo che siano diversi i giovani ricercatori abruzzesi a partecipare”.
Anche in Abruzzo saranno molte le iniziative organizzate per Biodiversamente nel fine settimana del 22 e 23 ottobre e saranno presentate la prossima settimana.

I BANDI (bandi completi su www.wwf.it)
Le borse di studio: borse di studio dall’importo di euro 12.000 lordi e della durata di 12 mesi.
Chi può partecipare: candidati con titolo di dottore in ricerca in ambito biologico-ambientale che non abbiano compiuto il 36° anno di età.
I temi:
BANDO 1: (a) migliorare le conoscenze relative alla flora e alla fauna ed alla formulazione di proposte concrete di conservazione, (b) valutare la vulnerabilità di specie a rischio in Italia.
BANDO 2: (a) sviluppare il monitoraggio di popolazioni “sentinella” di flora e fauna mirata a valutare lo stato complessivo dell’ecosistema, (b) produrre una valutazione complessiva dei servizi ecosistemici in alcuni habitat italiani con inclusione anche degli aspetti socio-economici.
Scadenza: le domande dovranno essere fatte pervenire entro le ore 12.00 del giorno 10 novembre 2011.

11.10.11

Forum siti inquinati

Venerdì 21 e sabato 22 ottobre il WWF organizza a Pescara, presso l'Università D'Annunzio, il primo Forum nazionale dei siti di bonifica.

5.10.11

Osservatorio faunistico: Febbo se la suona e se la canta!

Il WWF, insieme a LIPU, ALTURA, Stazione Ornitologica Abruzzese e Societas Herpetologica Italica, ha contestato fortemente la proposta di regolamento approvata dalla Giunta Regionale per l'Osservatorio Faunistico Regionale: la proposta è approdata in Consiglio Regionale ed è in discussione presso la Terza Commissione.
Il Regolamento prevede che l'attività dell'osservatorio possa in teoria spaziare su molteplici fronti della ricerca e monitoraggio in campo ambientale, sovrapponendosi addirittura alle competenze di altre direzioni della Regione (come quella sanitaria, in campo veterinario) e di altri Enti, come gli Enti Parco. Il tutto, però, in maniera autoreferenziale, accentrando sulla Direzione Agricoltura della Regione, che ha quasi esclusivamente competenze in materia venatoria, i poteri che riguardano i monitoraggi faunistici anche di specie protette.
Se da un lato appare utile allargare le competenze dell'Osservatorio, dall'altro, con queste premesse, la Associazioni ritengono di poter dubitare della reale intenzione della Regione Abruzzo di costituire un centro effettivamente collegato al monitoraggio ed allo studio della fauna e non meramente un piccolo ufficio completamente strumentale all'attività venatoria.
I dati faunistici servono alla corretta applicazione delle direttive comunitarie, alla redazione ed al costante monitoraggio di piani e programmi come il piano paesistico ed il piano di tutela delle acque: tutte questioni su cui un efficiente ed efficace Osservatorio potrebbe svolgere un importante ruolo di supporto.
A riprova della scarsa lungimiranza della Giunta Regionale, la bozza di Regolamento è stata valutata solo con le Province (ancora enti che hanno competenza in materia venatoria), lasciando fuori dalla discussione chi ha maggiormente contribuito alla ricerca scientifica in campo faunistico in Abruzzo.
Nonostante gli slogan circa l'adozione nella nostra Regione di metodi che premino il merito, sono state però escluse dalla discussione quelle organizzazioni che studiano effettivamente la fauna abruzzese e che hanno prodotto il 95% delle pubblicazioni scientifiche (stiamo parlando delle riviste scientifiche del mondo accademico) riguardanti l'avifauna e l'erpetofauna della Regione.
Sono state altresì escluse le aree protette nazionali e regionali, che tutelano un'importante percentuale di territorio regionale e che in questi anni hanno prodotto numerosi studi faunistici. Nessun coinvolgimento neppure del mondo universitario.
Tale approccio dell'Assessorato all'Agricoltura appare volto, quindi, ad evitare strenuamente il confronto con chi ha più contribuito alle conoscenze faunistiche nella Regione e confligge clamorosamente con l'asserita volontà di provvedere a molteplici iniziative in campo faunistico.
Le associazioni chiedono quindi al Consiglio Regionale di bloccare l'iter autorizzativo per recuperare quel confronto che è completamente mancato. La ricerca faunistica non può essere piegata alle sole esigenze della piccola minoranza di abruzzesi rappresentata dai cacciatori.

2.10.11

I biglietti vincenti!

Sabato 1° ottobre alle ore 10, presso il Centro di Documentazione Ambientale "La Gramigna" del WWF Teramo si è svolta l'estrazione dei biglietti vincenti della Lotteria del WWF di Teramo.

Sono stati estratti i seguenti numeri:

1935 - Primo premio (bicicletta a pedalata assistita);

895 - Secondo premio (vacanza nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini);

570 - Terzo premio (cesto di prodotti Terre dell'Oasi).

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato.

I fondi raccolti saranno utilizzati per le attività del WWF in provincia di Teramo, in particolare per il Centro di Educazione all'Ambiente di Cortino nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.