4.5.11

Bocciata la centrale turbogas a Teramo

Con il decreto n. 174 del 21 aprile 2011 del Ministro dell’ambiente di concerto con il Ministro per i Beni e le attività culturali (il decreto si trova a questo indirizzo: http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/allegati/Decreti_VIA/2011/decreto_21_04_11_174.pdf) è stato dato il giudizio negativo di compatibilità ambientale del progetto della centrale termoelettrica a ciclo combinato da 980 MW da ubicare in località Cortellucci nel Comune di Teramo.
Si pone così fine ad una vicenda che aveva visto il Comune di Teramo, allora guidato da Gianni Chiodi, favorevole alla collocazione sul proprio territorio di una centrale turbogas alle porte del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nelle vicinanze di due Siti di Interesse Comunitario e di una Zona di Protezione Speciale individuati dall’Unione Europea nell’ambito della Rete Natura 2000 finalizzata a conservare la biodiversità del continente europeo.
Contro il progetto di costruire la centrale il WWF aveva presentato le osservazioni alla Commissione per la Valutazione di Impatto Ambientale e lo stesso avevano fatto alcuni comuni limitrofi al sito prescelto ed altri enti.
Il progetto era poi stato oggetto di attenzione da parte della magistratura nell’ambito di un’indagine della Procura di Crotone.
“La decisione dei due Ministri è quella che ci aspettavamo”, dichiara Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF Italia. “È prevalso il buon senso: era evidente come la localizzazione di questo impianto fosse assolutamente sbagliata, contrastando oltre che le normative europee di tutela, anche con gli strumenti di pianificazione comunale, provinciale e regionale. Sono errori che si commettono quando le pubbliche amministrazioni rinunciano a fare le scelte, limitandosi ad accogliere quelle fatte dai privati proponenti le opere. Ora auspichiamo che il Comune di Teramo e più in generale la regione Abruzzo vogliano adottare in campo energetico scelte più attente alla tutela del territorio e dell’ambiente naturale. Il risparmio energetico, la maggiore efficienza degli edifici per il contenimento dei consumi e la produzione da fonti rinnovabili devono essere le strade da seguire”.