13.3.11

Il drammatico tempismo dei nostri amministratori

Il WWF è vicino alla popolazione giapponese che, dopo il catastrofico sisma e lo tsunami, deve ora affrontare la tragedia nucleare.
La prima emergenza è assicurare un’informazione completa e veritiera alla popolazione e fornire assistenza adeguata. C’è anche l’assoluta urgenza di intervento di squadre specializzate per contenere i danni. A Chernobyl molti tecnici e volontari sono stati contaminati e hanno perso la vita per essere intervenuti "a mani nude" nel tentativo di limitare i danni. Chi può fornire aiuto tecnico specializzato, lo faccia adesso, soprattutto quei paesi (Francia, USA, ecc.) e quelle ditte (AREVA, Westinghouse, ecc.) che sul nucleare e sulle promesse di assoluta sicurezza hanno costruito i loro guadagni.
Ecco una buona occasione per dimostrarci la loro capacità di intervento in caso di disastro nucleare. Se non si interviene subito, le conseguenze potrebbero essere ancora più disastrose anche oltre i confini del Giappone.
Dichiara Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF: “Nei mesi scorsi avevamo fatto appello ripetutamente al Presidente Chiodi di schierarsi con le altre regioni contro la scelta nuclearista del Governo Berlusconi. Tutto senza successo. Pochi giorni fa la maggioranza al Consiglio Regionale ha votato contro un ordine del giorno teso a dichiarare l'indisponibilità dell'Abruzzo a ricevere sul proprio territorio centrali nucleari. Peraltro le dichiarazioni di autorevoli membri della maggioranza dimostrano il livello di approfondimento delle questioni energetiche e dell'incolumità del territorio in caso di incidente nucleare. Giuliante ha dichiarato che la mozione era inutile perchè l'Abruzzo è sismico e non può ospitare centrali. Il tutto sorvolando sul fatto che avere una centrale nucleare in un'altra regione, magari a 200 km di distanza, possa essere confortante e tranquillizzante. La nube di Chernobyl contaminò mezza Europa. Dovrebbe chiedere ai cittadini di Tokyo, posta ad oltre 200 km di distanza dalla centrale esplosa, se ora stanno avendo paura o meno. Il capogruppo Venturoni, in ogni caso, si è schierato apertamente per il nucleare, ennesima prova di tempismo e lungimiranza della classe dirigente abruzzese. In ogni caso ora più che mai invitiamo i cittadini abruzzesi a votare in massa al referendum sul nucleare che si terrà a breve”.
Il WWF sottolinea che uno dei reattori coinvolti dall’emergenza di Fukushima ha una età di 40 anni. La tendenza odierna è di prolungare l'età dei reattori nucleari in esercizio per "passare" al governo successivo la patata bollente degli enormi costi dello smantellamento e delle scorie.
“Ancora una volta succede qualcosa che era stato dato per assolutamente inimmaginabile dagli "esperti" – ha dichiarato Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia -. Anche un evento definito a bassissima probabilità può verificarsi, soprattutto in concomitanza con altri effetti scatenanti (terremoto e distruzione della diga di Fukushima). L'evento di Fukushima non va incluso nella categoria dei disastri naturali. Non spetta alla natura adeguarsi alle pretese dell'economia, bensì il contrario. Il principio di precauzione deve diventare la linea guida dell'economia e delle politiche energetiche ed ambientali: quando un evento potenzialmente disastroso connesso a una tecnologia ha una probabilità sia pur minima di verificarsi, bisogna astenersi dall'uso di questa tecnologia. Non c'è altra soluzione nè mediazione possibile”.
Il nucleare non è cambiato, ma il mondo sì ed oggi le alternative non solo ci sono, ma sono una realtà economica e occupazionale in rapidissima ascesa, a differenza del nucleare. L'energia rinnovabile, quella che nel 1987 da qualcuno veniva definita un’utopia, è oggi il futuro del Pianeta e dell’economia.