29.10.10

“Cerrano e Borsacchio: conquiste in pericolo”.

Oggi, venerdì 29 ottobre, Italia Nostra ha organizzato a Roseto degli Abruzzi, presso la Villa Comunale dalle ore 15:30, il convegno “Cerrano e Borsacchio: conquiste in pericolo”.
Cinquanta siti da nord a sud del Paese, isole comprese, lungo i quasi 8.000 chilometri di coste italiane. Sono i paesaggi “sensibili” - perché fragili e presi di mira da speculazione, abusivismo, degrado, abbandono, incuria, inquinamento - individuati da Italia Nostra per la campagna 2010.
La nuova campagna di Italia Nostra vuole indagare la qualità delle coste italiane in termini di fruibilità e accesso al mare, di difesa della residua naturalità, di contrasto alla cementificazione e alla speculazione.
I temi del rapporto con il mare, dell’uso della costa e della spiaggia sono da anni al centro dell’attenzione delle oltre 200 sezioni dell’associazione. La sequenza di immagini storiche dagli Anni Ottanta dell’Ottocento ad oggi è il documento più chiaro e inequivocabile della perdita di un bene non rinnovabile che appartiene a tutti i cittadini.
La politica della deregolazione dell’uso e delle trasformazioni del territorio ha prodotto degrado e perdita di identità.
Il convegno “Cerrano e Borsacchio: conquiste in pericolo”, organizzato dalle sezioni di Teramo e di Atri di Italia Nostra, si propone di sollecitare un dibattito ampio sulla conservazione dei valori paesaggistici della costa, sulle capacità di progetto e di controllo del bene pubblico. Vuole discutere di un nuovo modello di turismo che punti sulla qualità e non sulla quantità.
Le aree costiere medio-adriatiche sono prese d’assalto dalla forza economica dell’espansione dei centri abitati. Una battaglia iniziata negli anni Ottanta con Italia Nostra in prima fila appoggiata da cittadini locali e dalle altre associazioni ambientaliste, confluite poi tutte in un comitato comune, ha consentito di salvare l’area del Borsacchio dagli interessi di società immobiliari che volevano realizzarvi villaggi vacanza di tipo tradizionale. Nel 2005 sembrava essersi raggiunta la definitiva protezione dell’area riuscendo ad ottenere l’istituzione della Riserva naturale regionale guidata del Borsacchio, ma purtroppo la battaglia non è ancora terminata. Nonostante l’istituzione della Riserva abbia portato alla salvaguardia di un piccolo pezzo di costa gli attacchi ora provengono direttamente dalle istituzioni. Comuni e Regione ora vogliono prevedere l’edificabilità all’interno della Riserva ora vogliono riperimetrarla per escludere parti su cui esistono interessi edificatori.
Italia Nostra invita i cittadini a riappropriarsi del mare e chiama a discutere di questi temi gli interlocutori privilegiati, l’Università, gli Ordini professionali, gli operatori del settore turistico e balneare, gli amministratori, tutte le associazione ambientaliste, i cittadini.