21.7.10

La biodiversità non vale il prezzo di un caffé al giorno?

La manovra finanziaria del Governo, già approvata in Senato da pochi giorni ed ora all’esame della Camera, prevede il dimezzamento dei finanziamenti alle aree protette nazionali.
Un attacco durissimo al sistema delle aree naturali e più in generale all’ambiente italiano proprio nell’Anno Internazionale della biodiversità.
I 24 parchi nazionali italiani, tra cui anche i tre parchi abruzzesi (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e Parco Nazionale della Majella), sono così destinati alla totale paralisi se non alla chiusura definitiva.
I fondi destinati alle aree naturali protette sono già estremamente esigui (50 milioni di euro l’anno per tutte le aree protette nazionali, meno di un caffè a testa per ogni italiano): dimezzarli vuol dire rendere impossibile per gli Enti continuare ad operare.
Si tratta di una scelta suicida! Un taglio di questo genere, oltre ad indebolire l’azione di conservazione della natura, indebolisce l’offerta turistica del nostro Paese perché parchi e riserve sono una delle mete preferite dagli italiani e dagli stranieri.
È per questo che contro questa scelta sbagliata dovrebbero farsi sentire, insieme alle aree protette ed alle associazioni ambientaliste, gli operatori turistici e gli amministratori locali.
Sono già in corso iniziative per cercare di bloccare questa scelta.
Venerdì 23 luglio a partire dalle ore 11 ci sarà un sit-in davanti al Ministero dell’Ambiente a Roma per dire "NO" ad un taglio irrazionale ed indegno di un Paese civile.