11.8.08

Riserva naturale del Borsacchio in pericolo

Il WWF nei giorni scorsi ha presentato un esposto per segnalare una serie di interventi all’interno del perimetro della Riserva Naturale del Borsacchio istituita nel 2005 nel territorio dei Comuni di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova.
In un dettagliato dossier, il WWF ha in particolare segnalato:
- i lavori di recupero della “casetta verde” con conseguente apertura di strada di cantiere proprio al centro della riserva;
- il continuo allargamento delle aree adibite a campeggio anche con l’installazione di bungalow fissi in muratura;
- l’apertura di una strada e di un sottopasso di servizio ad un campeggio;
- la realizzazione di alcuni nuovi edifici a servizi di strutture recettive;
- la piantumazione di 50 palme, piante non autoctone;
- l’utilizzo di mezzi fuoristrada e di moto da cross fin sulla spiaggia.
Il WWF ha chiesto alla Procura di Teramo ed agli organi di polizia, oltre agli Enti locali competenti, di verificare se gli interventi segnalati siano stati correttamente autorizzati, tenuto conto che la legge istitutiva della Riserva stabilisce il divieto di alterare le caratteristiche naturali dell’area, aprire nuove strade, costruire nuovi edifici, esercitare qualunque attività che possa costituire pericolo o turbamento per le specie animali, per le uova e per i piccoli nati, danneggiare le specie vegetali spontanee, nonché introdurre specie non autoctone, esercitare sport con mezzi meccanici quali moto e fuoristrada (art. 69, comma 19 della Legge regionale n. 6/2005 “Istituzione della Riserva Naturale Regionale Guidata "Borsacchio" nel Comune di Roseto degli Abruzzi (Te) e Giulianova (Te), e successive modifiche ed integrazioni).
I divieti previsti dalla legge sono tutti già operativi e tutti sono obbligati a rispettarli, mentre sembra quasi che la Riserva non sia mai stata istituita e che il suo perimetro sia esclusivamente sulla carta.
Del resto sono anni che si attende l’approvazione del Piano di assetto naturalistico e la costituzione del Comitato di gestione della riserva, strumenti fondamentali per garantire la tutela e la promozione di questa area protetta costiera.
Proprio per sopperire a questo ritardo, il WWF ed il Comitato di cittadini per la Riserva naturale del Borsacchio hanno recentemente richiesto alla Regione Abruzzo di sostituirsi ai Comuni di Roseto e Giulianova e di procedere all’affidamento della Riserva alla Provincia di Teramo così da poter garantire il rispetto dei tempi previsti dalla normativa, ampiamente scaduti, per la predisposizione del Piano di assetto naturalistico e per la costituzione del Comitato di gestione della Riserva.
Il WWF non vuole certo che tutto all’interno del perimetro della Riserva si blocchi: è ovvio che, trovandoci in un territorio fortemente antropizzato e caratterizzato da attività turistiche, la gestione della Riserva dovrà garantire la possibilità di continuare a portare avanti queste attività.
Quello che però non è accettabile è che tutto avvenga senza controllo come se questo tratto di costa rimasto libero possa essere terra di nessuno, dove ognuno può permettersi di fare ciò che vuole.
È proprio per questo che l’approvazione del Piano di assetto naturalistico della Riserva è essenziale: come è accaduto per le altre riserve regionali abruzzesi, questo strumento, infatti, delimiterà il territorio della riserva in aree a diversa vocazione identificando le zone dove sarà possibile intervenire e quelle dove invece si dovrà lasciare la natura intatta.
Il WWF chiede alla magistratura ed agli organi competenti di procedere ad un’attenta verifica di quanto segnalato e, nel frattempo, si auspica che la Riserva del Borsacchio si trasformi al più presto da area protetta sulla carta ad area naturale realmente protetta.