22.12.07

A Tortoreto, uno sviluppo insostenibile

“Questo territorio è cresciuto male” ha dichiarato recentemente a Tortoreto l’Assessore regionale Tommaso Ginoble. In realtà, da vent’anni ambientalisti e comuni cittadini protestano di fronte alle richieste di varianti al Piano Paesistico Regionale avanzate dal Comune di Tortoreto.
Nonostante le proteste, però, si è assistito ad una cementificazione della costa e della collina retrostante.
Costruttori anche di altre regioni hanno costruito palazzoni in collina ed a ridosso della ferrovia, miniappartamenti ad uso vacanze (abitati meno di due mesi l’anno), casermoni senza verde pubblico e un’adeguata viabilità di accesso.
Nelle nuove lottizzazioni, nelle aree cedute come verde pubblico permeabile si realizzano parcheggi, asfaltati e impermeabili, a discapito di zone verdi che assorbono le acque piovane e frenano gli smottamenti delle scarpate.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: paesaggio stravolto, zone agricole cementificate, aree verdi sempre più ridotte. E così le piogge del 6 e 7 ottobre 2007 hanno raggiunto in modo veloce e distruttivo le zone abitate del Lido.
Va avviata con urgenza una revisione del PRG comunale per una riduzione delle zone edificabili, va rivisto il regolamento edilizio per mettere in evidenza la raccolta delle acque bianche, la piantumazione di alberi, il divieto di realizzare scantinati nelle zone a rischio. I fossi e le “cavate” non possono essere intubati o trascurati, ma devono essere sottoposti a regolare manutenzione perché rappresentano un aspetto fondamentale per la messa in sicurezza del territorio. Un territorio che ha bisogno di uno sviluppo sostenibile, graduale, a misura d’uomo e che deve essere sottratto alla speculazione edilizia.